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Storia di Peschici

foto citta di peschici

Caratteristiche e storia

Peschici è una cittadina tra le più caratteristiche del litorale nord del Gargano, affacciata su un tratto di costa che si differenzia per il cospicuo numero di spiagge rocciose, baie e cale che offrono degli scenari naturalistici incantevoli.
La storia di Peschici sul Gargano inizia intorno al 970 d.C. anno in cui gli Schiavoni fondarono Pesclizio, un piccolo villaggio che si sviluppò sulle macerie di una precedente battaglia.
La località di Peschici, come gli altri paesi limitrofi fu soggetta ad innumerevoli invasioni ed occupazioni, infatti oltre ai saraceni e agli schiavoni ci furono anche gli slavi durante il primo ventennio dell’anno mille, presenza resa nota dai documenti ritrovati in loco e dagli studi condotti sulle abazie (come sull’Abazia di Calena) peschiciane. Gli slavi stabilirono dei vantaggiosi e profittevoli rapporti non solo con la comunità locale, adeguandosi agli usi e costumi del luogo, ma anche con l’intero sistema politico locale.

Una curiosità che ruota attorno alla presenza slava nel territorio peschicano riede proprio nel nome dell’omonimo paese, molto probabilmente di origine slava, e fa rifermento al territorio sabbioso che ne caratterizza il territorio.
Peschici nel 1154 fu occupata dai normanni e divenne dipendente dalla contea di Lesina, notevolmente rigorosa in quegli anni, almeno sino al 1177 anno in cui Peschici passò sotto il dominio di Monte Sant’angelo (un borgo che si sviluppa sui monti garganici). Nel 1401 dopo innumerevoli battaglie ed importanti avvenimenti storici che segnarono la storia di tutto il gragano e che coinvolsero diversi paesi garganici (come ad esempio Vieste), Peschici fu dominata da Ladislao di Durazzo sino al 1462 anno in cui l’intero Gargano passò sotto il controllo di Giorgio Castriota Scanderberg, un alleato del sovrano spagnolo.
 La dominazione borbonica che si estense nei decenni determinò a Peschici come in altri territori occupati lo sviluppo di movimenti liberali e anti-borbonici come ad esempio le associazioni Carbonare, e la maturazione di personalità influenti sull’intero panorama politico locale come Giuseppe Libetta. Egli impersonò lo stato d’animo dei peschiciani, di quegli anni di ribellione, tanto che nel 1818 entrò nel Parlamento della Costituzione Sabauda determinando il definitivo appoggio ai Borboni da parte dell’intera comunità peschiciana.

Le Torri Peschiciane, che ancora oggi sono visibili lungo la costa testimoniano le innumerevoli dominazioni del territorio e la necessità di difenderlo. In realtà si tratta di piccole costruzioni edificate in punti strategici e affacciate direttamente sul mare, fungevano da sentinelle e risultano efficaci per l’organizzazione difensiva o per mettere al corrente l’intera popolazione di un pericolo imminente. Tra le torri che hanno sopportato l’erosione del tempo la più famosa è La torre di Monte Pucci, le caratteristiche strutturali della stessa confermano la funziona di avvistamento ed offre a tutti ai sui visitatori un panorama meraviglioso .

Le caratteristiche del territorio se in un senso hanno influenzato il corso della storia, dal’altro hanno determinato l’incremento dell’ isolamento, che ancora oggi penalizza il Gargano e determina non poche difficoltà al territorio. Il problema in parte è stato limitato con la costruzione nel 1865 della strada ‘Circum graganica’, ad oggi conosciuta col nome di ‘SS89’, e con la realizzazione durante il ventennio fascista ( con esattezza nel 1931 ) della ferrovia garganica.
L’isolamento dunque non solo determinò un particolare sviluppo storico del Gargano, ma provocò una emigrazione sempre più influente sul territorio, causata principalmente dalla mancanza di risorse e di conseguenza di posti lavoro. Nel 1960 l’avvento e lo sviluppo del settore turistico stabilì un miglioramento generale alle popolazioni garganiche, e soprattutto ai tutti quei paesi affacciati direttamente sulle coste, come per l’appunto Peschici.

Peschici oggi

Luoghi d’interesse
Oggi il turismo della città di Peschici è diventato l’elemento cardine dell’economia locale favorito dalle peculiarità strutturali e paesaggistiche del paese, come le piccole ma sorprendenti baie peschiciane:  come la ‘Spiaggia di Jalillo’, la ‘Marina di Peschici’, la ‘Baia di Procinisco’, la ‘Spiaggia di San Nicola’ e l’incantevole ‘Spiaggia di Zaiana’.

Le coste di Peschici sono adornate anche da ben 7 Trabucchi, antiche macchine  da pesca composte da una architettura in legno molto complessa, oramai in disuso ma tipiche della cultura peschiciana che rievocano una tradizione molto antica e radicata nel territorio.
Gli autori di queste tradizionali strumenti da pesca, i così detti ‘Trabucchisti’ sono ancora in vita e residenti nella città di Peschici e fanno capo alle famiglie Ottaviano e Fasanella.
Il centro storico di Peschici è vistato ogni anno da migliaia di turisti è tradizionale e pittoresco e presenta delle peculiarità tipiche dei centri storici di altri paesini pugliesi, per le case ricavate direttamente nella roccia, per i profumi e per i colori che ne caratterizzano l’ambiente. Nei periodi più caldi dell’anno vengono spesso organizzate sagre e feste cittadine occasioni uniche per visitare il paese e per degustarne piatti e prodotti tipici.
La foresta Umbra sorge non lontana da Peschici e ne caratterizza principalmente l’entroterra, inoltre appresenta il cuore del ‘Parco nazionale del Gargano’, una riserva protetta e unica nel suo genere. La foresta umbra è una tappa obbligata per chi visita Peschici e il Gargano in genere, per i suoi colori , per la fauna e flora che in essa si possono ammirare.

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